UX: User Experience, l’utente al centro

UX: User Experience, l’utente al centro

La User Experience è una delle attività più inflazionate degli ultimi anni nel mondo della comunicazione digitale. Sarà capitato a molti di voi di sentirsi frustrati nell’interfacciarvi il visore di una lavatrice appena acquistata (che ha un processore piu veloce di un vecchio pc che usavate magari a sculoa), il menù di una televisione o con il form di iscrizione ad un sito. Tutte queste azioni hanno a che fare con l’esperienza che l’utente sperimenta in relazione ad un prodotto, servizio o sistema. Ma non solo, quando si parla di User Experience Design si deve far attenzione anche all’influenza del contesto (reale o digitale) nell’esperienza globale dell’utente.

L’obiettivo della UX: rendere semplice l’esperienza web o fisica dell’utente.

La User Experience è un processo che ha a che fare con l’intera esperienza tra l’utente e il prodotto o il servizio. È per questo che si tratta di un universo in continua espansione, un Big Bang in sintesi, proprio perché riguarda l’esperienza dell’utente, sempre soggetta ad influenze e modifiche.

Entra in gioco in questo caso l’User Experience Designer.

 

COME SI CREA un UX ottimale?

l’User Experience Designer ha il compito di pensare solo all’utente ed alla sua soddisfazione, andando ad agire su usabilità, accessibilità e piacere nell’utilizzo di un prodotto. Spesso il designer si immedesima e fa delle “prove d’attore” o meglio di fruizione ed utenza per arrivare a migliorare i risultati stessi. E’ come provarsi un abito con il sarto prima di cucirlo definitivamente. Un design sartoriale come quello che propongo.

L’utente diventa il protagonista della sua esperienza reale o digitale!

L’attenzione per la UX si è sviluppata quando le interfacce dei computer hanno iniziato a diventare user-friendly (di facile accesso e comprensione anche per persone non del settore informatico) grazie alla Desktop Interface.

Sempre di più, l’utente è diventato il centro della fruizione di un prodotto o di un servizio per riuscire ad aumentare, anche la brand loyalty che passa attraverso la brand identity.

Piccola curiosità: pensiamo al mondo Apple. Gli store non sono normali negozi di tecnologia, il design e l’interfaccia di telefoni e computer sono una perla rara di un eccellente User Experience Design (UXD). Tutto ciò ha portato gli appassionati della “mela” a sviluppare un’affezione sempre più forte nei confronti del brand e del suo merchandising.

 

UX live!

Anche al di fuori del mondo digitale la UX deve essere progettata. Dalle luci di un ambiente, ai suoi arredi coordinati con home-decor, per passare ad una immagine coordinata che sia memorabile e rimanga impressa nell’immaginario del nostro utente. Profumi e spazi poi sono vere scenografie che colpiscono e rimangono nella traccia dell’esperienza del nostro utente!

Infatti una buona UX si basa anche su un progetto di immagine integrata di comunicazione, perchè nulla viene lasciato a caso per avere il massimo del risultato!

 

Cosa si può fare in pratica per avere una buona User Experience.

Esistono tante buone pratiche che permettono di rendere ottimale l’esperienza dell’utente. Bisogna fare attenzione ai colori utilizzati, alla posizione dei testi (sono preferibili testi divisi in blocchi, elenchi puntati, evidenziare i concetti principali attraverso intestazioni e sottotitoli). Inoltre, servirsi di contenuti visuali come foto e video in grado di rendere più intuitiva la ricezione del messaggio che si vuole comunicare e fare ricorso anche alle infografiche è sempre un buon espediente.

 

Cosa fa l’User Experience Designer?

Il lavoro dell’User Experience Designer non può essere lasciato al caso.

Per far sì che l’utente sia soddisfatto durante la sua esperienza web, il designer non deve inventare i bisogni dell’utente, ma ricavarli da sondaggi e interviste. La progettazione di un prodotto non è basata sulle intuizioni del designer, ma sulla base di dati, con lo scopo di ideare una soluzione a un problema di accessibilità o usabilità.

Il post vendita: il potere di dire GRAZIE!

In questa logica di UX l’utente, qualunque sia stato il mezzo, il metodo di pagamento, la location reale o virtuale del suo acquisto deve avere oltre che al l’utilizzo un BUON RICORDO anche a posteriori.

Se esistono uffici di POST VENDITA per qualunque l’oggetto, servizio, prodotto ecc c’è certo un motivo.

Un perchè “antico” che ancora funziona nell’era digitale e globalizzata, perché siamo sempre e comunque esseri sociali e che ricordano l’ultima frase direbbe uno psicologo.

Il post vendita fa parte del “buon ricordo”, il “dolce in bocca”, che fa sì che se l’utente ha questa sensazione piacevole e gentile, nel 90% dei casi tornerà ad acquistare dallo stesso fornitore, lo consiglierà aumentando le possibilità di crescita del business e si fidelizzerà.

Un grazie ben ideato, post vendita, è un UX perfetta e doverosa!

Non dimenticatevelo.

Nadia Nordera Creative Studio

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